Campionati Italiani Master di Canottaggio
Ravenna, 5/6 settembre 2020

Sabato 5 e domenica 6 settembre, i “veterani” del remo saranno i protagonisti della scena remiera italiana.
Sarà la Canottieri Ravenna, in collaborazione con la Delegazione Regionale FIC Emilia Romagna e con il patrocinio del Comune di Ravenna, a organizzare e ospitare l’evento, che si è già svolto nel bacino della Standiana lo scorso anno.
Le gare prenderanno il via nella giornata di sabato, alle ore 10, con le qualificazioni, e si concluderanno domenica, con le finali, che si svolgeranno a partire dalle 8.30.
E’ prevista la partecipazione di 222 equipaggi, per un totale di 402 atleti. 65 le società rappresentate, tra cui la SC Padova, con 41 rappresentanti, il CUS Milano con 29 e la SC Caprera con 25. Un solo membro per Adria 1877, SC Pontedera, San Miniato, CC Saturnia e Volontari del Garda.
Nella specialità del singolo, maschile e femminile, la più affollata, gareggeranno rispettivamente 51 e 23 equipaggi.
Gli appassionati del remo si confronteranno su un  percorso di 1000 metri.
Nella mattinata di sabato cercheranno di accedere alla finale i singolisti maschili delle categorie Master A e D.
Daranno il via all’evento le atlete della categoria Master B femminile, impegnate nella specialità dell’otto. Si condenderanno il podio le imbarcazioni delle sociatà SC Padova, SC Armida e gli armi misti di CUS Milano/SC Padova/Olona1894/Moto Guzzi e SC Corgeno/Santo Stefano/SN Pullino/Gavirate/Tiber Rowing.
Le partenze avranno luogo ogni dieci minuti, fino alle 14.50.
A seguire, l’ultima finale in programma. Nella specialità dell’otto Master D maschile si contenderanno il titolo gli equipaggi di SC Padova/SC Diadora, Ospedalieri Treviso/DLF Treviso, Moltrasio/La Sportiva, Gavirate, Pontemilvio/SC Firenze/SC Armida/Moto Guzzi e SC Caprera/SC Cerea/SC Firenze/CUS Torino.



12 MEDAGLIE ALLE SOCIETA’ REMIERE VENETE

Ampia la rappresentanza delle società venete ai Campionati Italiani di Canottaggio Master, ospitati sabato e domenica nello spettacolare bacino della Standiana.
L’evento, che ha visto protagonisti i “veterani” del remo, è stato organizzato dalla Canottieri Ravenna, in collaborazione con la Delegazione Regionale FIC Emilia Romagna e con il patrocinio del Comune di Ravenna.
Nonostante le difficoltà imposte dalla pandemia di Covid 19, gli appassionati del remo hanno saputo mantenere viva la forma fisica e alta la motivazione, sostenendo regolari allenamenti in streaming durante l’intera fase del lockdown, supportati con entusiasmo dai propri allenatori.
La manifestazione si è svolta a porte chiuse con controlli della temperatura e mascherine obbligatorie per organizzatori e atleti.
65 delegazioni italiane hanno dispiegato sul campo di gara oltre 400 atleti, con un calo di circa 250 unità rispetto all’edizione dello scorso anno.
Gli equipaggi veneti hanno preso parte a 25 gare, su un totale di 39, nelle specialità che vanno dal singolo all’otto, sulla distanza dei 1000 metri, portando a casa un cospicuo bottino: 2 ori, 6 argenti e 4 bronzi.
Si è distinta, sia per numero di partecipanti, che per numero di medaglie, la società Padova SC, che ha conquistato due medaglie d’oro, nel due senza cat. B maschile (Michele Bacco e Paolo Sorge) e nel doppio cat. D femminile (Francesca Siviero e Gabriele Eleonora Angel). Le sei medaglie d’argento sono andate agli equipaggi di Padova SC (otto cat. B femm., doppio cat. D femm.), Ospedalieri TV (quattro di coppia cat. E masch., con il contributo di un atleta della Saturnia CC), Bucintoro VE (singolo cat. F masch.), Sile SC (doppio over 54 misto), Padovacanottaggio (doppio cat. A femm.) Si sono aggiudicati i quattro bronzi Padova SC (quattro di coppia cat. C masch., quattro di coppia cat. A femm., con un atleta di DLF Chiusi, quattro di coppia cat. C femm.), DLF TV (quattro senza cat. C masch., con un atleta di Ospedalieri TV).
Il settore Master del canottaggio italiano è attualmente in notevole crescita. “Dal punto di vista demografico noi ultra cinquantenni – ci ha spiegato Sandro Frisiero, Presidente del Comitato Regionale Veneto della Federazione Italiana Canottaggio e socio di Padova SC – rappresentiamo una classe di età piuttosto numerosa. Di contro si va registrando una minore attitudine dei giovani all’impegno in attività sportive agonistiche. Ci fa tuttavia ben sperare – ha continuato Frisiero – la crescita delle rappresentanze femminili, in un mondo che fino a qualche decennio fa era appannaggio esclusivo dell’universo maschile. E’ auspicabile che anche nella nostra regione le università e i rispettivi CUS offrano a promettenti giovani canottieri borse di studio e corsi di laurea integrabili con l’attività remiera agonistica, come già accade in altre regioni italiane”.
Il canottaggio veneto ha ottime prospettive di crescita, ma risente della carenza di spazi ampi e di adeguate strutture. In questa due giorni ravennate il bacino della Standiana si è rivelato una volta ancora un ottimo esempio per il canottaggio italiano, dimostrando come una ex-cava abbandonata possa essere trasformata in un bacino remiero di livello olimpico. (Il Mattino di Padova, Caterina Secco)